La dieta dell’acqua è una soluzione che promette di far funzionare al massimo il potere disintossicante e drenante dell’acqua.
Vediamo insieme come funziona.

I principi della dieta dell’acqua

Nessuno di noi esseri viventi (animali o vegetali) potrebbe sopravvivere senza acqua ed è anche fuori discussione che questo sia un alimento ricco e preziosissimo: per sali minerali, per i benefici a muscoli, ossa, l’organismo tutto e l’intelletto.
Tuttavia, seguendo la dieta dell’acqua questa viene considerata come un super food che si trasforma nel segreto per perdere una marea di chili.
Addirittura viene affermato che è possibile perdere 1kg al giorno con la dieta dell’acqua.

Questa basa i suoi principi cardine sul potere disintossicante, detox (ovvero elimina-tossine) e drenante dell’acqua. Per ottenere il massimo da questo elemento, il dietista ed idrologo Nicola Sorrentino, ideatore di questa dieta, afferma che sia necessario almeno reintegrare fluidi e sali persi: circa 800 ml al giorno. Ecco quindi la regola degli otto bicchieri al giorno.

La regola degli otto bicchieri

Anche bere acqua ha regole, e in questo caso la regola è mantenere una costante di 8 bicchieri al giorno distribuiti a ridosso dei pasti: fondamentale per lo scopo appena scritto ma anche per saziare e fluidificare il cibo ingerito tanto basta per metabolizzarlo meglio. Sorrentino parla anche infatti di acqua come acceleratore metabolico.
Le regole base per la perdita di 1kg al giorno con la dieta dell’acqua prevedono questo tipo di assunzione:

  • colazione: 2 bicchieri d’acqua mezz’ora prima di colazione;
  • spuntino e merenda: 1 bicchiere d’acqua prima dello spuntino o merenda;
  • pranzo: 2 bicchieri d’acqua prima di pranzo
  • cena: 2 bicchieri d’acqua prima di cena

La piramide dell’idratazione nella dieta dell’acqua

Come esiste la piramide degli alimenti, ora con la dieta dell’acqua esiste anche la piramide dell’idratazione e serve a tenere in mente con facilità quali sono le scelte più adatte per l’idratazione: “al primo livello si posiziona ovviamente l’acqua, al secondo troviamo tè, infusi, tisane, orzo e caffè decaffeinato; al terzo latte di origine animale o vegetale non zuccherato; al quarto ci sono i succhi non 100% frutta e la birra analcolica; al quinto il caffè espresso; al sesto gli sport drink, da bere solo in caso di attività fisica intensa; al settimo e ultimo livello ci sono soft drink, bibite analcoliche (zuccherate o meno), energy drink, da bere solo occasionalmente.

L’alimentazione nella dieta dell’acqua

L’alimentazione deve essere certamente controllata. Come in nessuna dieta alimentare, non c’è massima libertà ma le accortezze che sappiamo tutti. La sua dieta è decisamente ipocalorica, a suon di insalata con 100 g di tonno e “1 panino”: ok che l’acqua sazia, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una dieta molto restrittiva. Ecco cosa mangiare:

  • carboidrati (mai evitarli), come 1 panino da 50 g a pranzo;
  • legumi e proteine magre, come 100 g di tonno naturale;
  • ortaggi meglio se crudi e di stagione;
  • frutta come spuntino o merenda, o frutta secca;
  • quasi niente sale, quasi niente zucchero

Dieta dell’acqua giapponese

Come nel caso precedente, anche la dieta dell’acqua giapponese non è una dieta in senso stretto: si tratta piuttosto di una serie di buone regole da seguire se si vuole perdere peso e dire addio alla ritenzione idrica.

Quale acqua bere

Non tutta l’acqua va bene: secondo il protocollo originale della dieta dell’acqua giapponese, infatti, le caratteristiche della materia prima sono fondamentali. L’acqua dev’essere fresca: non gelata perché potrebbe comportare disturbi a livello gastrico ma comunque abbastanza fredda.Oltre alla temperatura, anche la composizione è importante: non devono esserci tracce di fluoro né di calcare. L’acqua depurata tramite l’utilizzo di caraffe filtranti così come l’acqua minerale imbottigliata andranno bene.

Quanta acqua bere al risveglio

Al risveglio, non appena ci si alza dal letto, bisognerà bere 4 bicchieri di acqua, a digiuno e facendo attenzione a rispettare qualche secondo di pausa tra un bicchiere e l’altro.
Essendo a stomaco vuoto, è necessario ingurgitare molto lentamente per non stressare il sistema gastrico e digestivo.
Terminati i 4 bicchieri, il consiglio è di attendere almeno 45 minuti prima di consumare la colazione.

Quanta acqua bere prima di uno spuntino

Anche prima di uno spuntino bisogna seguire il protocollo dell’acqua da bere anticipatamente. Insomma: per qualsiasi cibo solido che andrete a ingurgitare, prima dovete bere. Se i pasti principali necessitano 4 bicchieri da consumare 45 minuti prima, per gli snack quantità e tempistiche diminuiscono sensibilmente.
Un solo bicchiere sarà sufficiente, da bere circa un quarto d’ora prima.

Quanta acqua bere prima dei pasti principali

Per quanto riguarda il pranzo e la cena ci si deve comportare esattamente come per la colazione: 4 bicchieri d’acqua a stomaco vuoto.
Non dimenticate di sorseggiare lentamente, osservando una pausa tra un bicchiere e l’altro. Questo sempre tre quarti d’ora prima del pasto.

Non bere subito dopo i pasti

La dieta dell’acqua giapponese dà indicazioni sul come e quanto bere non solo prima di mangiare ma anche dopo. Per almeno un paio d’ore dopo colazione, pranzo e cena è vietato consumare acqua. Nel caso la sete fosse insopportabile, si può bere acqua tiepida a piccoli sorsi. Così facendo non si rischia di compromettere l’efficienza dei processi gastrici e digestivi.

A cosa serve la dieta dell’acqua giapponese

La dieta dell’acqua giapponese apporta innumerevoli benefici. Il perché va innanzitutto individuato nella sua fonte: l’acqua appunto. L’acqua favorisce il funzionamento dell’apparato digerente, contrasta la peristalsi intestinale e di conseguenza previene il gonfiore addominale. Anche la pelle risente degli effetti benefici dell’acqua, risultando più elastica e sana quando l’apporto idrico è ottimale. Consumare acqua ha poi un effetto depurativo: si tratta della pratica detox numero uno, soprattutto se l’acqua viene consumata a digiuno. A stomaco vuoto, inoltre, bere acqua tiene sotto controllo la sensazione di fame e favorisce l’efficienza del sistema linfatico. Anche chi soffre di pressione alta, di gastrite e di artrite potrebbe trarre beneficio da questa buona pratica di idratazione, previo consulto del medico curante in caso di qualsiasi patologia accertata.