Il parkour è uno dei principali sport outdoor. E’ esploso negli ultimi anni invadendo le strade delle nostre città e nei parchi giochi.
Ovunque vediamo ragazzi che corrono e fluttuano come gazzelle, balzano e si inerpicano agili e veloci, senza arrestarsi. Infatti, nella filosofia del parkour non esiste nessun ostacolo fisico o mentale, piccolo oppure grande, che possa fermarci.
Che cos’è il parkour?
La domanda non è affatto scontata: cos’è il parkour? Questa disciplina rappresenta l’approccio naturale e il ritorno alle origini. Meglio, viene identificata come l’arte dello spostamento, la capacità di muoversi da un punto all’altro nel modo più efficiente possibile (l’efficienza si misura nella semplicità, sicurezza e rapidità del gesto atletico e acrobatico) utilizzando esclusivamente il corpo e sfruttando l’ambiente circostante, naturale oppure urbano, attraverso corsa, arrampicata, salto, scalata. Per costruire un percorso personale e alternativo. In questo modo, ad esempio, un banale corrimano si trasforma in una rampa di lancio o in uno scivolo.
Il parkour deve i suoi natali al francese David Belle, che nel 1998 ne ha coniato il termine (dall’espressione “parcours du combattant”, il “percorso del combattente”), affascinato dal metodo di allenamento utilizzato dell’ufficiale della marina transalpina Georges Hébert. Partita come attività povera all’interno dei ghetti metropolitani parigini, nel corso degli anni la pratica del parkour è cresciuta in modo esponenziale, diventando una vera e propria pratica sportiva (l’Inghilterra è stato il primo paese a riconoscerla tale) che può essere praticata a ogni età, in qualsiasi momento della giornata ed è utile anche in situazioni di emergenza, ovviamente dopo aver rafforzato la propria tecnica con l’allenamento.
Il parkour in Italia
Approdato in Italia nel 2005 soprattutto grazie ai video pubblicati in rete, il parkour, riconosciuto dal Coni disciplina ufficiale e incluso nell’elenco delle discipline sportive, mentre la Federazione Ginnastica d’Italia l’ha inserito come attività di fitness tecnico nel progetto salute e fitness (parkour gym), si caratterizza come disciplina metropolitana (è uno sport urbano che si pratica tanto nelle grandi quanto nelle piccole città), ma, pur rientrando nella categoria degli sport urbani da praticare all’aria aperta, la teoria e pratica si possono apprendere anche indoor.
Quali sono i movimenti principali del parkour?
Tra gli sport urbani il parkour è quello con il maggiore appeal ma non per questo va sottovalutato, in termini di preparazione fisica, e meno che mai, affrontato come un hobby. Alla stregua di tutti gli sport, questa attività outdoor comporta una preparazione fisica e mentale. E, mediante un allenamento specifico, è possibile risvegliare e addestrare capacità innate.
Tra i movimenti principali del parkour, almeno quelli basilari, ci sono:
- cat leap: posizione anticipata da un salto nella quale l’arrivo è con le mani aggrappate al bordo del muro, e i piedi in appoggio alla sua superficie;
- climb up: tecnica per superare un ostacolo in modo efficace, prendendo il via dalla posizione di cat leap;
- dyno: partendo dalla posizione di cat leap, si proiettano le mani verso l’alto, per aggrapparsi ad un appiglio e salire.
E ancora, tra i fondamentali del parkour vanno ricordati i volteggi, movimenti il cui obiettivo è di solito oltrepassare l’ostacolo. Un volteggio di base, denominato monkey, fa in modo che il “tracciatore” appoggi una mano sull’ostacolo e, con un salto, lo superi. La sua evoluzione? È un volteggio eseguito in corsa: speed monkey.