Nel gergo del web marketing si sente spesso parlare di B2B e B2C. Che cosa vogliono dire queste due sigle? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Cos’è il B2B?

B2B è una sigla che sta per Business to Business. Con questa espressione si intende il commercio interaziendale, ossia tutte quelle transazioni da un’azienda produttiva verso un’altra impresa.
Detto in altri termini, un B2B si svolge lontano dagli occhi del consumatore finale, dal momento che riguarda soltanto le aziende produttive.
In questo caso è importante che la comunicazione sia precisa e puntuale, in particolare per chi si trova ad essere un produttore straniero oppure per chi voglia aprirsi verso i mercati esteri. In questo caso sarà molto importante, quindi, tener conto delle traduzioni tecniche da effettuare come i manuali del prodotto ecc..
Proviamo a fare un esempio per rendere questo concetto ancora più chiaro. Ad esempio, mettiamo il caso che un soggetto X produca e venda attrezzature per torni: viti di serraggio, griffe, mandrini e tutto ciò che periodicamente viene sostituito in un tornio. In questo caso, il target del nostro soggetto sarà rappresentato da piccole, medie e grandi officine meccaniche, le quali utilizzano dei torni per le proprie lavorazioni.
Ci troveremo, quindi, di fronte ad un tipo di comunicazione molto più tecnica.

Cos’è il B2C?

Anche in questo caso stiamo parlando di una sigla. Si tratta di Business to Consumer e con questa espressione, invece, si indicano tutte quelle vendite verso i consumatori finali, da parte delle aziende o società di servizi.
Tornando a fare un esempio pratico per rendere il concetto più chiaro, possiamo affermare che è un B2C l’e-commerce di scarpe o la ferramenta, un servizio di spedizioni online o l’albergo che prenoti quando vai in vacanza.

Quali sono le differenze tra B2B e B2C

Dunque, dopo aver capito di cosa stiamo parlando, cerchiamo di individuare quali siano le principali differenze tra queste due tipologie di comunicazione.
Come abbiamo visto, un business si definisce B2B quando ha come target di riferimento un’azienda. In altre parole possiamo dire che nel B2B un’azienda propone prodotti o servizi pensati per altre aziende. Dunque, la proposta commerciale non è rivolta ai privati consumatori ma alle aziende ed ai professionisti.
In questo caso, i negozi on-line di questo tipo, solitamente, si caratterizzano dagli atri per questi aspetti:

  • molto spesso, l’accesso è riservato ai possessori di partita IVA;
  • i prezzi sono esposti al netto dell’aliquota sul valore aggiunto;
  • al termine della transazione il venditore emette fattura commerciale.

Dall’altra parte, invece, un business si definisce B2C quando ha come target di riferimento dei privati consumatori, ossia dei soggetti che agiscono per scopi personali che esulano dall’attività professionale o di impresa.
Quando ci troviamo davanti a questa tipologia di comunicazione ritroviamo questi aspetti:

  • i prezzi sono mostrati al lordo dell’IVA (l’aliquota, cioè, è già incorporata nel prezzo);
  • il venditore non è tenuto ad emettere fattura (salvo che il cliente non la richieda esplicitamente);
  • il venditore deve garantire al cliente una serie di diritti che sono quelli previsti dalle leggi a tutela dei consumatori.